Globo: curare la nostalgia…dei giocattoli

Mamma, mi manca la nostra casa di Milano.

Siamo dai nonni, al mare e ti manca la casa di Milano?!

Mi mancano i miei giochi.

Eggià… dopo un po’ di giorni che dorme fuori casa, il mio secondogenito sente nostalgia. Non certo del suo lettino e delle sue abitudini ma dei suoi giocattoli! Immagino sia lecito per un bambino di 4 anni. Ho capito che quando dice ‘ho voglia di tornare a casa’ intende ‘ho voglia di tornare dai miei supereroi-dinosauri-treni-ecc’. Ora che è in vacanza a casa dei nonni si trova a non avere la stessa disponibilità di giochi che ha a casa sua e neanche esattamente quelli che piacciono a lui. Un po’ si adatta e un po’ è…nostalgico.

Dato che da queste parti il negozio di giocattoli più vicino dista 20 chilometri ho deciso di fargli una sorpresa comprandogli online qualcosa che lo facesse sentire ‘a casa’, tra le sue cose. Gli ho preso il banco da carpentiere: Bibo ama trafficare con viti, tenaglie e seghe, è un gioco che ha scoperto da poco e che lo rilassa un sacco. Sapevo di andare a colpo sicuro.

Ho scelto quello di Legnoland, un marchio che produce solo giocattoli in legno, creativi e intelligenti, che ricordano quelli di una volta. L’ho trovato sul sito di Globo Giocattoli, che mi piace perché è facile da consultare, ha i giochi divisi per fascia di età e per tipologia e propone solo giocattoli dalla sicurezza certificata, realizzati con materiali di qualità…insomma, niente cineserie che si rompono dopo 2 minuti e magari sono pure tossiche.

Onestamente avevo l’imbarazzo della scelta tra giochi di società, costruzioni, strumenti musicali. Sul sito ho trovato anche una casa di bambole in legno deliziosa che mi ricordava terribilmente l’infanzia: non ho potuto fare a meno di ordinarla per Olli, che non chiede mai niente ed è sempre contenta di quello che ha ma che ci sarebbe rimasta male nel vedere il fratello col suo bel gioco nuovo.

Quando il corriere ha suonato alla porta non vi dico la faccia dei miei figli.

Bè, di certo negli ultimi giorni non ho più sentito lamenti del tipo ‘ho nostalgia di Milano’. Evidentemente la cura era quella giusta.

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