Provenza e Languedoc con i bambini (prima parte)

Nell’agosto di 5 anni fa partivo per il Sud-est asiatico con un fidanzato conosciuto appena 4 mesi prima. Rischioso, ma ero convinta che quel viaggio fosse un’occasione d’oro per conoscersi più a fondo e capire se eravamo fatti per stare insieme. Perché il viaggio in qualche modo ti mette a nudo, tira fuori il meglio di te ma anche il peggio. Il modo in cui una persona fa la valigia e ciò che ci mette dentro sono già degli ottimi indicatori della sua personalità. E poi come reagisce agli imprevisti, le cose e i luoghi che la incuriosiscono, come si ambienta in un posto nuovo. Ho visto amicizie finire dopo una banale vacanza a Formentera e ho visto coppie separarsi addirittura durante il viaggio di nozze. Bè, in quel viaggio nomade tra Laos, Cambogia e Malesia quel tizio di cui sopra, che poi era Enne, mi chiese di sposarlo, quindi evidentemente le mie idiosincrasie non gli pesavano troppo, la mia fissazione con i mercatini locali non lo turbavano più di tanto, insomma mi trovava una buona compagna di viaggio in senso reale e metaforico. E io dissi sì! ma da quel momento in poi le cose si evolsero rapidamente, tanto che nell’agosto successivo nasceva Olli e l’anno dopo Bibo quindi i nostri viaggi avventurosi, tanto amati da entrambi, sono stati messi temporaneamente in stand by per prediligere vacanze stanziali. Ma quest’anno, con i figli più autonomi (almeno uno su due sa allacciarsi le scarpe da solo) e spannolinati, abbiamo deciso di osare e partire per la prima vacanza itinerante a 4. Direzione sud della Francia: 17 giorni in giro tra Provenza e Languedoc. Volevo che l’impatto fosse soft per tutti, e quindi ho studiato la mappa e ho programmato 4 tappe di circa 4 giorni ognuna, ogni tappa distante non più di 3 ore dall’altra. Ho scelto sistemazioni accoglienti, con spazi comuni ampi (in modo che i bambini potessero sentirsi liberi di muoversi senza il rischio di dar fastidio agli altri ospiti) in luoghi defilati per poi di volta in volta scegliere di fare piccole gite nei dintorni, in posti culturalmente interessanti e quindi più affollati. Cosa fare lo abbiamo deciso giorno per giorno, in base al meteo.

Prima tappa: Mougins, graziosissimo borgo medievale a pochi chilometri da Cannes. Qui Picasso visse gli ultimi anni della sua vita con la sua ultima compagna. Arroccato su una collina, ha un centro storico perfetto da visitare con i bambini perché le auto non sono ammesse e loro possono scorrazzare liberi tra le viuzze piene di botteghe e gallerie d’arte. Nei giorni a Mougins faceva molto caldo, quindi le passeggiate erano ridotte al minimo, dal tramonto in poi. Di giorno si stava in piscina, all’ombra. Mougins Momsabouttown

MouginsMougins MomsabouttownMougins                                                                                                                                                                    Dove dormire: noi abbiamo scelto il Mas de Mouginsuna piccola maison d’hotes circondata da un bellissimo giardino, appena fuori Mougins. La particolarità di questo bed&breakfast è la ricca colazione fatta di torte e quiche che la proprietaria sforna ogni giorno per gli ospiti, che siedono attorno alla stessa grande tavola a bordo piscina o, se piove, all’interno. Mougins

Mas de MouginsCosa vedere: interessante da visitare la Musée de la photographie André Villers. con foto in bianco e nero di Picasso e mostre a tema, che si alternano nel corso dell’anno. 

Dove mangiare: ottimo L’amandier de Mougins, un ristorante di cucina provenzale gourmet con una magnifica terrazza che affaccia sulle colline e con un ottimo menù per bambini.Mougins

MouginsSeconda tappa: Capestang, nella Languedoc, un pacifico paesino circondato da vigne a perdita d’occhio e filari di faggi, lungo il Canal du Midi, che è considerato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Il paesaggio in questa zona è piuttosto diverso da quello della vicina Provenza e l’atmosfera è lontana dal glamour della regione confinante ma sono proprio questi motivi che lo rendono speciale. In fondo noi cercavamo luoghi di pace, possibilmente in mezzo alla campagna e qui li abbiamo trovati e ne siamo rimasti catturati. Canal du Midi

Dove dormire: Chateau Les Carrasses, splendido castello del XIX secolo ristrutturato per ospitare appartamenti e ville che all’esterno conservano il fascino dell’epoca di origine della struttura ma all’interno sono modernissimi e funzionali e si possono affittare per qualche giorno oppure settimane. Una serie di servizi rendono questa struttura simile a un resort: il ristorante, la bellissima piscina che si affaccia sulle vigne, il kids club, una deliziosa biblioteca all’interno di un’antica serra, la possibilità di prendere una bici gratuitamente e fare una passeggiata in mezzo alla natura, magari con uno zaino da pic-nic (proprio così, e io che pensavo esistesse solo il cestino!) che lo Chateau ti prepara con tutto l’occorrente, dai sandwich all’insalata, alla frutta fresca. Chateau Les Carrasses è anche un’azienda vinicola di tutto rispetto, che (a nostro parere) produce un ottimo bianco, che si può degustare nel suo wine bar oppure a casa: ogni casa è equipaggiata anche con una piccola cantina con i vini più rappresentativi dell’azienda, peraltro a buon mercato. Chateau Les Carrasses

Chateau Les Carrassesserra Chateau les CarrassesChateau Les Carrasses Greenhouse Chateau Les Carrasses cycling Chateau Les Carrassesswimming pool Chateau Les CarrassesCosa vedere: fare un giro in barca lungo il Canal du Midi oppure una passeggiata in bici tra le vigne: vi giuro che non ho mai visto tante distese di viti come in Languedoc. Uno spettacolo magnifico! Visitare la vicina e pittoresca Pezenas, dove Molière visse qualche anno e produsse alcune delle sue commedie più importanti. Oppure, come abbiamo fatto noi in una giornata piovosa e ventosa, andare al Musée parc des dinosaures a Mèzes, un parco creato in mezzo alla pineta e disseminato di riproduzioni di dinosauri e resti di animali preistorici veri ritrovati nella zona. Pezenas IMG_7034

Dove mangiare: all’Auberge de la Croisade, sulle sponde del Canal du Midi, nel paesino di Cruzy. Ottimo fois gras ma anche ottimo pesce. Anche qui abbiamo potuto contare su un valido menu per bambini, fatto di pesce fresco, verdure e gelato. Altro che cotoletta e patate fritte!

To be continued… 🙂

 

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