Ocarina: educare i piccoli nativi digitali alla musica

Quando ero piccola avevo un giradischi portatile rosso geranio in cui infilavo i miei 45 giri che contenevano favole e canzoncine per bambini. Ma ascoltavo anche con piacere i dischi di Renato Zero e Battisti di mia madre: passavo con nonchalance dalla sigla di Heidi a Una donna per amico. Con quel giradischi mi trastullavo per ore, ne ho un ricordo nitidissimo. Come anche di ogni singola copertina di carta di quei 45 giri. La mia educazione musicale è praticamente cominciata lì.

Oggi è tutto diverso: mi ritrovo a crescere bambini nativi digitali e mi adeguo ai tempi. I miei figli non sanno neanche cosa sia un disco di vinile e se vedessero un giradischi non arriverebbero mai a capire la sua funzione. La tecnologia ci ha fatto scoprire modi sempre più sofisticati per ascoltare la musica e oggi non riusciremmo a farne a meno, per quanto ogni tanto ci lasciamo trasportare dalla nostalgia di un tempo che non c’è più.

E’ cambiato il modo ma non è cambiato il senso, lo scopo: educare i bambini alla musica, alla scoperta dei suoni, ad ascoltare. 

E se la mia educazione musicale è iniziata con quei vinili dal suono non proprio perfetto oggi quella dei miei figli avviene attraverso strumenti tanto sofisticati quanto semplici da utilizzare come il mio vecchio giradischi. Tipo Ocarina, per esempio, un lettore mp3 dal buffo design inventato da un papà che voleva trovare un modo per intrattenere i suoi bambini durante i viaggi in macchina. 

Ocarina ha una capacità di 4 GB interamente personalizzabili: la mamma può registrare la sua voce e farla ascoltare al suo bambino appena nato; oppure può caricarci su un’infinità di storie, musiche e canzoni che ritiene possano stimolare la fantasia e la musicalità dei suoi piccoli. Oppure si può anche solo ascoltare la playlist di 45 brani precaricati in omaggio: favole e canzoncine classiche, senza tempo. Ocarina è in gomma alimentare, è antiurto ed è priva di sostanze tossiche, dunque ultra-sicura anche per i neonati. La regolazione del volume – cosa non da poco – è fatta apposta perché non si alzi oltre la soglia massima di tollerabilità per l’orecchio di un bambino. 

Per la mia primogenita aspirante ballerina classica, ho caricato dentro a Ocarina alcuni brani tratti da Lo schiaccianoci di Tchaikovsky. Lei accende il lettore mp3, scorre i brani fino a quello che le interessa e si mette a danzare.

Noi abbiamo la Xmas Edition, con una selezione di canzoni natalizie e tante fiabe in 4 lingue diverse. Ci sono dentro anche le storie che raccontano aneddoti della vita di bambini piccoli come i nostri che facevano cose prodigiose, come Mozart o Tiziano e fanno parte del bellissimo progetto La Valigia del talento che ha l’obiettivo di stimolare la conoscenza nei bambini di nozioni storiche, culturali e linguistiche in maniera spontanea e coinvolgente anche attraverso suoni e musiche dell’epoca.

All’inizio pensavo che i miei figli, abituati a maneggiare il tablet, avrebbero snobbato la soave e tenera Ocarina e invece l’hanno immediatamente fatta entrare nella loro vita quotidiana.

Mamma, sentiamo la favola di Frau Holle. Si accucciano sul divano in religioso silenzio e…ascoltano.

 

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