Le mille virtù dell’estrattore di succo

Con l’arrivo del caldo ho scoperto le mille virtù degli estratti di frutta e verdura: dissetano, sono pieni zeppi di vitamine ed hanno un gusto che piace anche ai miei figli. Inserisco l’estrattore di succo nel mio robot Artisan di Kitchen Aid e, con l’aiuto di un libro di ricette dedicato agli estratti, mi diverto a preparare ogni giorno succhi di frutta e verdura diversi. 
 
Perché sto parlando di estratti e non di centrifugati? Perché mi sono documentata e ho scoperto caratteristiche ben diverse tra la centrifuga e l’estrattore. Caratteristiche che mi hanno fatto optare per quest’ultimo. 
 
Qualche esempio?

Una centrifuga effettua tra i 6.000 e i  18.000 giri al minuto, l’estrattore meno di 100, dato molto importante perché più giri compie il macchinario e più genera calore e incamera aria, favorendo così il processo di ossidazione del succo che distrugge parte degli enzimi vivi e delle sostanze nutrienti. L’estrattore invece girando a un bassissimo numero di giri non si surriscalda – per questo viene chiamato “estrattore a freddo”-  mantenendo le proprietà nutritive inalterate.

La centrifuga è dotata di una lama sottile circolare che girando ad elevatissime velocità tritura la frutta e la verdura per poi –  sfruttando la forza centrifuga –  spingere la poltiglia verso un setaccio a fori molto piccoli che fa filtrare il succo trattenendo gli scarti. L’estrattore invece al posto della lama circolare ha una coclea – una vite senza fine – che non spezza il cibo ma lo mastica e lo spreme, ricavandone il succo. 

Con l’estrattore si ottengono pochi scarti e molto secchi perché la pressatura separa dalla polpa una quantità maggiore di succo. Gli scarti della centrifuga sono più copiosi e umidi perché contengono ancora del succo che non è stato filtrato. Gli estrattori infatti ricavano fino al 20% in più di succo rispetto alle centrifughe partendo da una stessa quantità di frutta/verdura.

Le mille virtù dell’estrattore di succo.

Il mio ultimo esperimento?
Estratto di cavolo cappuccio rosso, pere gialle e zenzero. Lo so, il mix suona terribile…ero titubante anch’io mentre infilavo foglie di cavolo e spicchi di pera nella macchina. E invece, con mia grande sorpresa, il risultato è stato strabiliante! Un succo violaceo gradevolissimo al palato, dolce e leggermente piccante, che avrei bevuto a litri.
Tra l’altro perfetto nelle giornate torride come queste: il cavolo cappuccio rosso è ricco di sali minerali (soprattutto potassio) oltre che di vitamine (in particolare la C).
Togliendo lo zenzero, l’hanno bevuto anche i bambini: un modo furbo di proporgli una verdura che altrimenti non mangerebbero mai neanche sotto tortura.
 
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