Let it go…let it go

C’è un’attività quasi più liberatoria dello spettegolare sulle suocere, i mariti e le mamme perfette che sembrano sempre entusiaste di trascorrere 24/7 con i loro bambini perfetti che hanno tolto il pannolino a 1 anno e 1 minuto, che non si alzano mai da tavola prima che tutti i commensali abbiano finito di mangiare, che non saltano sui letti con le scarpe e che l’ipad non sanno neanche cosa sia “figuriamoci, ma stiamo scherzando? i miei figli solo giocattoli di legno intagliati a mano, bambole di stoffa organica e pastelli di trucioli riciclati“. E se i bambini rompono le scatole come pazzi mentre tu stai disperatamente tentando di raccontare qualcosa al telefono a tuo marito / alla tua amica / all’idraulico? “ah, i miei bambini non rompono mai!” 

L’attività liberatoria è sfogarsi sui propri figli, manco a dirlo, imperfetti. Attività da praticare ovviamente solo ed esclusivamente con gli interlocutori giusti: le mamme simili a noi (= dotate di spirito, autoironia, una punta di sano sarcasmo e, soprattutto, realiste).
Sfogarsi sui propri figli, condividere le piccole frustrazioni che essi ci provocano e gli episodi tragicomici di cui sono protagonisti ha un effetto terapeutico: ci fa sentire meno aliene, strane, incomprese. Vedere poi che c’è qualcun altro che non mette i figli sul piedistallo ma li osserva con occhio critico (bonario, affettuoso, adorante…ma critico) è un sollievo. Una boccata d’aria fresca.
L’altro giorno mi lamentavo con la mia amica Mimma del fatto che mia figlia (quasi 3 anni) registra tutto quello che sente da me e dal resto del mondo e poi lo utilizza quando le fa comodo contro di me, come un’arma: “mamma, tu sei prepotente” oppure “io sono di papà e Bibo è di mamma” o ancora “mamma, vai in castigo!”.
Le raccontavo di quella volta che, al bar, chiede un ghiacciolo al limone ma è rimasto solo quello alla menta; lei però vuole PROPRIO il ghiacciolo al limone; e tu le ribadisci che il ghiacciolo al limone NON C’E’, la sollevi da terra e le fai mettere la testa nel frigo “vedi? è rimasto solo quello alla menta“; ma lei alzando il tono di voce insiste che vuole il ghiacciolo al limone. Allora tu le proponi in alternativa un cornetto e lei scoppia a piangere e ti dice NOOOOO presa da convulsioni vere e proprie ma tu hai in una mano il ghiacciolo alla menta che hai comprato sperando che alla fine se lo cacciasse in bocca e con l’altra il suo monopattino e quindi non sai neanche come trascinarla via dal bar prima che il barista pensi che è evidente che la bambina come minimo subisca maltrattamenti tra le mura domestiche.
Mia figlia, quando non riesce a mandarmi fuori di senno di sicuro riesce a farmi venire il magone.
Sfogarmi con mia madre non mi dà nessun conforto anzi non fa altro che irritarmi ulteriormente: tu eri esattamente così alla sua età, mi dice serafica ogni volta.
Mimma di rimando mi racconta che sua figlia (3 anni e mezzo) in questo periodo è in fissa con Frozen. Vuole guardare il film 100 volte, piazzandosi davanti alla TV con indosso il costume dell’algida protagonista Elsa e giorni fa ha chiesto alla mamma di farsi fare una treccia identica a quella di Elsa. Panico! Testuali parole di Mimma: “mia figlia ha tanti pregi ma non ha certo una chioma folta e io ho sudato sette camicie per riuscire a fare qualcosa che assomigliasse a una treccia con quei quattro ciuffetti di capelli. Lei si guarda allo specchio e mi urla dietro, stizzita: la treccia di Elsa NON E’ COSI’! Rifammela subito!”.
La figlia della mia amica Valentina (anni 5) quando viene rimproverata dalla mamma sul suo essere disobbediente e ribelle, si imbizzarrisce accusando la madre di non essere coerente con quello che dice di aver letto in un tal libro di psicologia comportamentale, perché lei non la ascolta, e i genitori devono SEMPRE ascoltare i bambini! Amen.
Ecco, la risata che riusciamo a farci dopo racconti di questo tipo, è quella che azzera tutto, ristabilisce l’equilibrio e ci fa tornare in trincea più serene. Almeno fino alla prossima seduta di gruppo.

Ma se i nostri figli mostrano personalità spiccate e dirompenti a 3 anni, cosa dobbiamo aspettarci quando ne avranno 16?
Come minimo dovremo organizzare delle riunioni serie tipo “A.A. Alcolisti Anonimi”: “ciao, sono Emme, vorrei raccontarvi di quando mia figlia….”
photo courtesy of Mimma
Related Posts

Discussion about this post

  1. Mimma Zizzo ha detto:

    le nostre donne mi fanno troppo ridere…ma solo quando ne parliamo tra noi! W le mamme imperfette e i bimbi veri…..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

css.php