A cosa ho rinunciato per i figli

Mi sono fermata un secondo a pensare e mi sono chiesta: a cosa ho rinunciato per i figli?

E l’elenco è partito in maniera naturale.

Le famose 8 ore filate di sonno sono ormai un ricordo, tanto per cominciare: non riesco più a farmele se non in rari casi in cui, miracolosamente, non ci sono pipì delle 2 di notte, bambini che si intrufolano tra me e il loro padre verso le 6 del mattino, raffreddori che favoriscono risvegli a intervalli regolari. Mi addormento e non so mai cosa accadrà nelle 7/8 ore successive…Ma ormai mi ci sono abituata.

La pancia piatta e tonica. Dopo la mia prima gravidanza era tornata al suo posto e ne andavo parecchio fiera. Dopo la seconda…semplicemente…evito di guardarmi allo specchio di profilo.

L’improvvisazione. Che un po’ faceva parte del mio modo di essere. E’ stata una delle prime cose a cui ho detto addio per sempre con l’arrivo dei figli. Ho scoperto un nuovo modo di vivere improntato alla programmazione. Più razionale e pragmatico. Più lontano da quella che sono, aimè. Infinitamente più utile alla gestione familiare.

Ho rinunciato ai viaggi avventurosi. Almeno per un po’. Tornerà a farli quando i miei figli saranno grandi abbastanza da affrontare un viaggio con reale consapevolezza e curiosità. Quando saranno in grado di ricordare tutto quello che vedranno e camminare tanto senza lamentarsi. Quando so che sarà un piacere per tutti e quattro.

A cos’altro ho rinunciato per i figli?

Ho rinunciato alla spensieratezza. Che va anche a braccetto con quel filo di egoismo di chi non ha altre persone di cui prendersi cura se non sé stesso. Ripenso alla me spensierata con tenerezza ma stranamente non con nostalgia. La vita cambia, cambiano gli equilibri, le abitudini e io accetto serenamente il cambiamento. Sto bene nella mia nuova veste meno spensierata ma non meno leggera.

Lo shopping compulsivo non lo faccio più. Le mie priorità sono cambiate, così come i miei acquisti. Compro solo quello che serve e investo piuttosto in esperienze con la mia famiglia: imparare uno sport e praticarlo insieme, viaggiare verso luoghi confortevoli a misura di bambino.

Non rinuncio però a piccole cose che mi fanno stare bene e mi gratificano senza farmi sentire in colpa: una crema idratante ‘miracolosa’ che mi dà l’illusione di appianare tutte le rughe, le serate con le amiche, condite di chiacchiere, gossip e risate che ci riportano a come eravamo prima dei figli; un gioiello che luccichi molto e non costi una follia. Come i gioielli di Bronzallure, che ho scoperto per caso su Instagram. Divertenti, chic e alla portata di tutti. Li puoi acquistare online e se ti iscrivi alla newsletter hai subito il 20% di sconto sul primo acquisto e accesso a mille altre promozioni.

Quello che vedete nella foto è il mio tennis placcato in oro rosa. Che brilla al mio polso fino ad abbagliare e mi ricorda che noi mamme dovremmo auto-celebrarci quotidianamente perché, al di là delle piccole e grandi rinunce, facciamo un lavoro tanto appagante quanto impegnativo. 

E io decido di iniziare ad auto-celebrarmi fin da subito: il mio prossimo acquisto sarà questo, ve lo preannuncio. Il bracciale coi ciondolini che rappresentano i miei figli.

 

 

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2 Discussion to this post

  1. Marzia ha detto:

    È sempre un gran piacere leggerti… trasmetti serenità. Forse te l’ho già scritta questa cosa ma evidentemente la penso profondamente (scusa
    la rima che non era voluta, ma che ci sta pure bene). A presto. Marzia

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