Dads About Town

La festa del papà mi sembra un’ottima occasione per sentire la voce di un rappresentante della categoria. E quindi, invece che una delle mie Moms About Town oggi intervisto un Dad About Town. Ecco a voi…

Marcello e Vittoria MomsabouttownMarcello, 41 anni, avvocato e papà di Vittoria, 3 anni e mezzo

1. Com’è cambiata la tua vita da quando è nata Vittoria?
La mia vita è cambiata qualitativamente in meglio. Ho raggiunto un livello di completezza affettiva che non pensavo, e non sapevo, potesse esistere.

2. Ti sentivi pronto a diventare padre oppure è una cosa che hai vissuto un po’ inconsapevolmente?
Non mi sono mai posto il problema dell’essere pronto o di non esserlo affatto. Sapevo che stava succedendo ma ero sereno. Il momento in cui ho effettivamente realizzato che qualcosa era cambiato è stato la mattina in cui Vittoria è nata, intorno alle 11: mi sono recato all’ufficio anagrafe presso l’ospedale dove Vittoria è nata, ho dichiarato la nascita di mia figlia e mi sono commosso.

 3. C’è mai stato un momento in cui hai avuto paura?                                                                        

No, mai avuto paura. Aspettavo con ansia il momento in cui Vittoria sarebbe nata, non vedevo l’ora.

 4. Hai perso tuo padre quando eri molto piccolo. Cosa ti è mancato di più di lui in questi anni?                                                                                                                                                                     Non è facile dire cosa mi sia mancato, essendo lui venuto a mancare quando io non avevo neanche tre anni. Di fatto non ho mai avuto un rapporto con mio padre. Il mio rapporto è stato mediato dai ricordi e dai racconti di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo. Mi è mancato e mi manca, so che manca qualcosa nella mia vita ma non so dire quale aspetto particolare.

5. C’è una figura maschile a cui ti ispiri nell’educare tua figlia?
No, non c’è una figura maschile cui mi ispiro. Sicuramente c’è una figura di genitore che per me è fonte di costante ispirazione, mia madre. Cerco sostanzialmente, e per quanto riesco, di seguire il suo esempio modificando quelle posizioni ed atteggiamenti che da figlio non tolleravo.

6. In cosa pensi di essere bravo con Vittoria?
Spero di esserlo nella capacità di starle vicino, senza ingombrare e senza minare la sua autostima che in questi anni si sta formando.

7. In cosa tua moglie è più brava di te nel rapporto con la bambina?  
Ribaltiamo la domanda che diventa più semplice: secondo me la cosa in cui mia moglie è meno brava di me è sicuramente una: come riesco a viziare io Vittoria non ci riesce nessuno!!

8. C’è qualcosa della paternità che ti ha fatto, ti fa ancora, sentire inadeguato?
Sì, senza dubbio la consapevolezza di avere una responsabilità fondamentale nella crescita di mia figlia. Gli errori di noi genitori si ripercuotono sui nostri figli e possono anche alterare il corso della loro crescita e formazione.

9.  Sei il classico papà geloso e apprensivo oppure pensi che quando tua figlia vorrà uscire con gli amici o andare in discoteca non farai una grinza?
Sono geloso ma assolutamente non apprensivo. Non voglio soffocarla e non voglio che Vittoria sia soffocata da paure e ansie che non le appartengono. Sarà dura quando mia figlia deciderà di andare in discoteca. Infatti, io non sarò più un ragazzino ed andare a ballare tutte le settimane non sarà facile ma ce la metterò tutta!

10. Quanto l’arrivo di un figlio sconvolge la coppia?
Tanto. Lo sconvolgimento è profondo. Cambia completamento il baricentro della coppia che prima era famiglia a due e che dopo si trasforma e si ingrandisce. La vera scommessa è capire che il cambiamento non va ostacolato o osteggiato ma accettato e assecondato. Si tratta di un evento naturale che richiede un adattamento della coppia ma poi tutto è più bello.

11. Hai vissuto anche tu il classico momento in cui non riconosci più tua moglie e vorresti tornare indietro?
Mai voluto tornare indietro. Certo mentirei se dicessi che all’inizio non sia stata complicata la gestione della relazione a tre ma indietro mai. Siamo compatti.

12. Cosa ti piace fare con tua figlia? Cosa invece ti annoia un po’?
Mi piace fare di tutto con Vittoria anche semplicemente osservarla mentre gioca o interagisce con gli altri. E’ una continua scoperta.

13. Se guardi te e i tuoi amici padri, come pensi sia cambiato il vostro ruolo rispetto al passato?
Noi padri moderni siamo sicuramente più partecipi, circostanza sottolineata dal superamento, e direi brillantemente, del tabù “cambio del pannolino”.

14. Cosa ti ha insegnato la paternità?                                                                                                           Il bene incondizionato dato e ricevuto. Il completamento personale per effetto della gioia o serenità che tua figlia può provare. La paura di non poterci essere quando, per qualunque motivo, potrebbe aver bisogno di me.

Related Posts

4 Discussion to this post

  1. silvia agostini ha detto:

    Brava M! Vediamo se anche i Dads sono all’altezza delle Moms. Attendo già il prossimo…….

  2. drusilladeserto ha detto:

    Bellissima questa intervista!

  3. marina ha detto:

    Profondo,amorevole e intellettualmente spiritoso

  4. francy ha detto:

    Marcello sto guardando la foto di quando avevi 32aa!!!!
    Sei un super papà con una super donna al tuo fianco!!!
    Bellissimi
    Orgogliosi di avere amici cosi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

css.php