Elena: da Dubai con amore

Come si vive, da italiani, in una città come Dubai? Ce lo racconta Elena, mamma di Tommaso (quasi 13 anni) e Giulia (10 anni) che da Milano è espatriata qui qualche anno fa. In questa intervista ci da anche consigli preziosi sui posti più interessanti da visitare.

Cosa ti ha portato a Dubai? 

Il lavoro di mio marito è ciò che ci ha portato in giro per il mondo. In questo caso è stato un cambio di lavoro. Una nuova società americana che prevedeva un periodo di prova a Dubai per poi rientrare negli Stati Uniti. Questo periodo di prova poi si è prolungato… e siamo ancora qua!

Come hai vissuto questo cambiamento? Hai fatto fatica ad abituarti alla tua nuova vita da expat oppure è stato tutto naturale?

Dubai non è la mia prima esperienza da expat. Abbiamo vissuto in Ecuador e in 3 città diverse negli Stati Uniti (New York, Las Vegas, San Francisco). Non ho mai avuto grandi difficolta ad ambientarmi e negli anni ho imparato a gestirmi fin da subito la routine in una città e cultura nuove. DI tutti i trasferimenti posso dire che Dubai per un “novello” expat è sicuramente più semplice di altre città perché la comunità internazionale è prevalente come anche il gruppo di italiani è molto presente e disponibile. 

E i bambini come l’hanno vissuto?

I miei figli hanno vissuto tutta la loro vita in America e ci siamo trasferiti a metà anno direttamente da San Francisco. Un bel cambiamento! Mi ricordo il primo giorno di scuola dopo le vacanze natalizie… sono entrati a scuola e in classe come se niente fosse e con il sorriso. Il cambio non è stato traumatico e dalla loro avevano indubbiamente la fortuna di avere già l’inglese come loro madrelingua. 

Che tipo di scuola hai scelto per i tuoi figli e perché?

I miei figli frequentano una scuola americana per due motivi: 1. perché arrivavamo dagli Stati Uniti e mi è sembrata la scelta più ovvia e 2. perché sia io che mio marito preferiamo il sistema scolastico americano ma soprattutto perché abbiamo trovato una scuola accogliente e piccola (in confronto alle altre scuole di Dubai), con un sistema di insegnamento personalizzato e molto attento al singolo. Avere i figli felici e sereni significa dare loro l’opportunità di crescere accademicamente senza stress. Per chi fosse interessato, il nome della scuola è Gems United International School. 

A proposito di ‘cultural shock’: qual è stato il tuo, quando hai dovuto approcciarti con la cultura e le abitudini locali?

EH! Sono passata da vivere a San Francisco in un quartiere LGBT abitato da persone che giravano anche nude (sì, in certe zone di San Francisco è legale) a vivere in un paese musulmano dove avevo addirittura bisogno della firma di mio marito per poter prendere la patente. Ma – ancora più tragico – sono passata da un paese dove Amazon lo usavo tutti giorni per qualsiasi cosa mi venisse in mente ad un paese dove lo shopping online è ancora oggi un problema!

Battute a parte, lasciare la nostra vita californiana è stata un po’ dura perché in realtà per noi San Francisco era la città dove volevamo mettere radici. Superato questo momento devo dire che a Dubai mi sono ambientata molto bene. E’ una bellissima città da scoprire ogni volta, sempre in divenire, sempre in fermento. Qua mi sto realizzando professionalmente e ho avuto modo di fare tante collaborazioni davvero interessanti. E’ una città molto creativa, dove le persone che vanno e vengono portano vampate di energia! E posso dire che ormai sono totalmente dipendente da questa energia continua. 

Immagino che esista una grossa comunità di italiani a Dubai? la frequenti?

Sì, esiste una grandissima comunità di italiani qui! Ho stretto importanti legami con amiche italiane e le loro famiglie. Davvero una bella fortuna! Naturalmente ho  anche amici da tutto il mondo. Dubai è davvero una grande comunità colorata e mi piace poter uscire a cena e avere allo stesso tavolo svizzeri, americani, libanesi, svedesi, spagnoli, italiani…. 

Cosa ti piace di più della tua vita a Dubai e cosa meno?

Mi piace molto vivere in un paese caldo e con un bel mare, mi piace il deserto e mi piace vivere in una città così internazionale. Sono contenta di crescere i miei figli in una città dove vengono esposti a così tante culture e possibilità.  Non mi piace il caldo allucinante dell’estate che poco riesco a reggere, non mi piace la poca attenzione (anche se crescente) all’ecosostenibilità e purtroppo Dubai mi ha tolto il tempo con mio marito: da quando ha cominciato a lavorare qui, infatti, viaggia tutte le settimane e fa orari assurdi, quindi la qualità della nostra vita familiare è decisamente cambiata. 

A parte gli affetti, cosa ti manca di più dell’Italia? pensi che potresti vivere a Dubai per sempre?

Adoro l’Italia ma non ci tornerei a vivere. L’ho lasciata quasi 15 anni fa e non la sento più molto casa. Torno ogni anno volentieri per le vacanze, la amo, è bellissima. Abbiamo un paese che è un gioiello ma per ora non credo di voler tornare a viverci. Magari quando avremo i figli sparsi per il mondo io e mio marito torneremo a Milano, chissà! A Dubai nessuno pensa di poterci vivere per sempre… è un paese di “passaggio” anche se il passaggio dura 10 anni. Qui sei residente ma resti sempre un Expat. E questa sensazione di essere sempre ospite si sente e si vive. Tornerei volentieri a San Francisco però!

Quali sono i tuoi posti preferiti in città per mangiare un boccone, fare shopping, un massaggio…o quello che ti viene in mente

Il mio posto preferito per passeggiare e fare shopping è Bastakiya (Al Fahidi Historical Neighbourhood) e il Creek che è la parte vecchia di Dubai che è stata rimessa a nuovo. Si passeggia in mezzo al Souk e i può pranzare in ristoranti in mezzo a gallerie d’arte immerse in vecchi edifici arabi. 

Second me l’esperienza più bella è quella della colazione all’Arabian Tea Restaurant and Cafè come anche un buon caffè sempre li in zona al Mazmi Coffee and More (gestito tra l’altra da una ragazza italiana). 

Un altro posto dove ci sono molti eventi interessanti è Alserkal Avenue che è un insieme di loft, gallerie, locali e negozi molto trendy. Tra i miei preferiti il negozio di dischi in vinile The Flip Side.  

Ogni albergo poi ha delle SPA incredibili qui a Dubai… e vale la pena provarli (tip: aprite Groupon e date un’occhiata alle centinaia di offerte degli alberghi!)

Non vado mai nei centri commerciali…solo se strettamente necessario ed inevitabile….hahaha. 

 

 

Related Posts

Discussion about this post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

css.php