#MyMomsAboutTown: Francesca

Oggi vi presento una ragazza che è energia e gioia di vivere allo stato puro. Lei è una di quelle persone che hai voglia di avere attorno perché ha il potere di trasmetterti positività ed entusiasmo: ti fa venir voglia di essere come lei, che sorride sempre, nonostante un lavoro impegnativo, una vita frenetica e la gestione di un bambino piccolo.

Francesca, 38 anni, chirurgo plastico

e mamma di Lorenzo, 7 mesi
 
1. Sei felice di aver avuto il primo figlio dopo i 35 oppure vorresti averlo fatto prima?
Penso che prima dei miei 35 anni non sarei stata in grado di pensare neanche minimamente di prendermi cura di una terza persona…primo perché per fare un figlio devi prima di tutto avere un uomo da amare con cui farlo e sperare che tuo figlio somigli a lui, secondo perché il tempo da dedicare alla mia vita privata era veramente poco. Direi che i miei 35 anni rappresentino il giusto cut off.
2. Diventando mamma hai dovuto fare delle rinunce nella sfera professionale?
Assolutamente no, anzi, la nascita di Lorenzo ha contribuito a focalizzare gli obiettivi nel mio lavoro. Penso a lui ogni minuto quando sono lontana da casa e non vedo l’ora di tornarci dopo una dura giornata di lavoro. Faccio progetti a lungo termine e ottimizzo i miei tempi. Penso a tutta la famiglia con grande responsabilità. Prima perdevo tempo su tutto. Prima della mia gravidanza lavoravo in un contesto restrittivo, ora è tutto diverso, decido tutto io!
 
3. Pensi che la maternità ti abbia dato una nuova prospettiva della vita professionale? Le tue priorità sono cambiate?
Sicuramente la maternità ha reso il mio tempo un bene prezioso.
E’ decisamente curiosa la sfaccettatura poliedrica che le donne mamme assumono quando arriva un figlio: la forza ti viene da tutte le parti, da tutti i contesti. Le priorità sono certamente cambiate, prima di tutto c’è l’amore da dare a Lorenzo; è una ricarica continua, non esistono arrabbiature, non esistono grida, non esiste tristezza.
Non saprei come spiegarlo. Tornare a casa e abbracciarlo è qualcosa di magico.
 
4. Quanto è complicato conciliare lavoro e famiglia? 
Prima la famiglia, poi il lavoro: questa è la teoria. In realtà il mio lavoro è veramente divertente, faccio il chirurgo plastico, mi occupo del benessere psico-fisico delle persone.
Ho un continuo scambio di notizie, opinioni, chiacchiere all’impazzata a 360 gradi su argomenti di varia natura con tutte le mie pazienti.
Sono una maga a trasformare un appuntamento che tecnicamente potrebbe durare al massimo 30 minuti in una seduta che alla fine supera l’ora, e questo non perché io sia una commerciale ma perché mi piace passare del tempo con loro. Mi piace ascoltarle e raccontare loro le mie novità.
Da quando è nato Lorenzo la procedura è sempre più standardizzata: la paziente entra e dice “Buongiorno Franci, ti trovo in ottima forma. Lorenzo come sta?”, e qui inizia la danza, mi si illuminano gli occhi, inizio a diventare ridondante, tiro fuori il mio telefono e mostro le ultime 150 foto di Lorenzo. I primi 30 minuti passano così!
Quindi direi che in teoria la famiglia ha la meglio su tutto, tranne quando perdo il controllo degli impegni e sono in super ritardo su tutto.
In quel caso l’aver trovato una buona tata mi aiuta tantissimo. Lei è molto paziente e mi aspetta a casa a qualsiasi ora, senza troppe lamentele.
 
5. C’è qualcosa della maternità che ti fa sentire inadeguata?
Sì, certo, quando diventi mamma e ti confronti con altre mamme ti sembra sempre di perderti per strada qualcosa. Nel contesto del mondo delle mamme è divertente confrontarti e rubare notizie da tutti i fronti, nella speranza di fare scelte giuste per tuo figlio.
Spesso e volentieri mi faccio prendere dagli attacchi di panico e mi dico ”ecco lo sapevo, forse era meglio fare in altro modo…”
 
6. Sei una maniaca del controllo oppure deleghi senza problemi?
Direi che pretendo tanto da chi mi sta intorno, forse perché in passato gli altri pretendevano molto da me.
Ognuno di noi deve avere un suo ruolo. La famiglia è come un’azienda. Si fanno riunioni e ci si confronta, si fanno aggiornamenti, si fa il punto della situazione e ci si diverte anche ma con molta responsabilità.
La mia famiglia è composta da me, Lorenzo, Jacopo e poi una tata che si chiama Annie (soprannominata Honey, perché è dolcissima), Tea, una super donna di casa che mi aiuta a fare le faccende domestiche e alla fine Maria che può essere difficile da inquadrare ma è definibile come la stiratrice di famiglia.
Voi direte: ma questa è pazza, quanta gente ha in casa?!
Tutte queste persone sono apparse nella mia vita un po’ alla volta e adesso non voglio che ne escano. Pensate che Maria mi ha visto nascere e crescere, conosce tutto di me e soprattutto mi ricorda tanto quando mamma lavorava con lei: avevano un negozio di tintoria insieme anni fa e purtroppo mamma non c’è più.
 
7. Ti è venuta qualche ansia o mania da quando è nato tuo figlio?
Sono maniaca della pulizia, forse lo sono sempre stata ma ora è quasi patologico.
Poi adoro avere i cassetti con i vestiti di Lorenzo piegati perfettamente, in ordine cromatico. Mi rilassa il cervello!
 
8. Cosa ti ha insegnato la maternità finora?
Tante cose…avevo tanta voglia di dare amore e di concentrarlo su una creatura frutto di una bella relazione.
Sicuramente sto imparando a vivere la vita di tutti i giorni con molta più calma rispetto a prima.
Adesso comprendo quando mia mamma diceva: Franci, devi avere pazienza nelle cose, ci sono voluti nove mesi per farti nascere, quindi stai tranquilla e aspetta!.
 
9. C’è qualcosa in cui il tuo fidanzato è più bravo di te nell’educare/crescere Lorenzo? Come vivi questa cosa: ti dà fastidio o ci ridi su?
Non vedevo l’ora di rispondere a questa domanda.
Mi dovete spiegare quale profumo particolare emana la pelle dei nostri mariti per cui i figli, appena sfiorano la spalla del papà, SI ADDORMENTANO.
Oppure pianti che durano ore e noi mamme lì a inventarci di tutto per calmarli, arrivano i papà e puf… passata è la tempesta, odo augelli far festa.
Jacopo è molto bravo a cucinare e adora aiutarmi con Lorenzo, mi ritengo fortunata nel dire che su di lui posso veramente contare. E’ molto più paziente di me.
Mi diverte anche quando lui mi dice “amore, non ti preoccupare, tu vai pure a farti un aperitivo con le tue amiche, a lui ci penso io!”. Io torno a casa (sempre più in fretta che posso) e regolarmente mi ritrovo di fronte alla quarta guerra mondiale, un casino pazzesco, carta ovunque, vasetti di omogeneizzati al posto dei libri, biberon sparsi per casa e… Jacopo? Un uomo distrutto!
A parte tutto è veramente un super papà.
Il merito però è tutto mio, ho un segreto: dire sempre “Amore, mi aiuti tu? COME LO FAI TU NON LO FA NESSUNO!”
 
10. Ti senti di più una mamma chioccia oppure hai un approccio “nordeuropeo”?
 Mamma chioccia di nome e di fatto. Un disastro, ma migliorerò!
 
11. Con l’arrivo di Lorenzo la tua vita di coppia ha avuto scossoni. In pratica, hai rischiato il divorzio?
Direi di no. Certo il tempo dedicato esclusivamente alla coppia si è ridotto parecchio ma in linea di massima siamo molto complici e ci divertiamo sempre!
 
12. Ti senti più bella e femminile ora o quando non avevi ancora figli?
Ecco in questo non sono molto brava, nel senso che le persone che mi circondano mi dicono in continuazione che la maternità mi ha reso più donna, in realtà io non ho mai tempo per fare niente, forse su questo devo ancora un po’ lavorarci.
 
13. Ora che ti ho qui ne approfitto per togliermi una curiosità (secondo me comune a molte mamme): c’è speranza di contrastare con metodi soft il decadimento del decolleté e l’effetto “muffin top” della pancia oppure l’unico rimedio è la chirurgia plastica?
A questa domanda rispondo con molta sincerità: per la pancia purtroppo l’unico metodo è la chirurgia mini-invasiva. Si inizia con una buona dieta, la si integra con vitamine e antiossidanti per bocca da prendere tutti giorni, si rimuove l’eccesso di grasso con una mini liposcultura dell’addome (intervento eseguibile, previa esecuzione di esami preoperatori, in tempi molto ridotti e il recupero è immediato) e la magia è fatta!
Le punturine non servono a molto. Il motivo è uno solo: noi mamme abbiamo poco tempo per noi stesse, sono finiti i tempi in cui ore 15.00 palestra ore 16.00 massaggio ore 18.30 aperitivo. Adesso siamo più da “amore vado a fare la spesa”, ti infili nel bar più vicino a casa, ti bevi un caffè e te lo gusti come una settimana alle Maldive. Quindi meglio trattamenti veloci ed efficaci e risultati garantiti in poche sedute.
Per il viso invece esiste di tutto: dal botulino che ti dà uno sguardo più riposato (nonostante la stanchezza accumulata in settimana) e ti toglie tutte le rughe di troppo dal contorno occhi (l’effetto è simile a due mani delicate che ti sostengono il viso in modo soft) al filler di acido ialuronico riassorbibile, che riempie le rughette delle labbra, rimpolpa zigomi e contorno del viso.
E poi ci sono le vitamine iniettate sotto pelle, che stimolano la rigenerazione cellulare: un vero complesso multivitaminico che ridona luminosità ed elasticità a tutto il viso, al collo e al decolleté.
Una nuova tecnica è la biorivitalizzazione, che utilizza una componente del nostro sangue per richiamare le sostanze rigeneranti della pelle (chiamata anche “il bacio del vampiro”).
 
14. Ogni tanto ti manca la tua vita prima dell’arrivo del bambino, quando la figlia eri tu?
Assolutamente no.
 
15. Cosa ti piace fare con tuo figlio?
Mi piace un sacco ballare con lui. Quando arrivo a casa da lavoro seleziono la playlist “Lorenzo” e inizio a saltare con lui in braccio cantando e baciandolo a ritmo di musica. Lui si diverte come un pazzo ed io pure.
 
16. Cosa invece ti annoia un po’?
Per ora niente.
 
17. Riesci a ricavarti del tempo tutto per te? Cosa fai? Dove vai?
Adoro fare sport ma per ora non ho molto tempo da dedicare a me, gioco a tennis due volte alla settimana. E poi soffro di manie da shopping ossessivo compulsivo, non per me ma per Lorenzo.
Mi piace anche organizzare piccole fughe con la mia famiglia, viaggetti controtendenza del tipo andare al mare in inverno e amo molto Firenze, città natale di Jacopo. Appena posso scappiamo in Toscana e ci rintaniamo in qualche tenuta dispersa in mezzo ad ulivi e ai vigneti.
 
18. Cosa ti piace di Milano, per quanto riguarda la vita con i figli? 
Tutto. Milano è una città tutto sommato a misura di famiglia.
 
19. E senza figli?
Mi annoio!
 
20. Un posto che ami particolarmente di questa città (un negozio, un ristorante, un quartiere, una strada).
Un ristorante …da FIORENZA a Milano, vicino ai cavalli dell’Ippodromo e in mezzo al verde.
Una strada…via Belfiore: un arcobaleno di negozi a misura d uomo.
Un quartiere …il mio, Buonarroti-Wagner!
Il mercato di Piazza Wagner mi ricorda tanto quando ero piccola e andavo con i nonni al mercato rionale a fare la spesa.
Amo Milano e amo tutto quello che contiene questa piccola New York, città internazionale a misura di mamma e semplicemente unica!
 
21. Qual è il tuo mantra?
“Ohana significa famiglia, famiglia significa che nessuno viene abbandonato” (Lilo e Stitch)
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