3 libri imperdibili per viaggiare…con la testa e attraverso i sentimenti

La vita di coppia è una giungla, come hai detto tu. E la verità è che la sua ferita ha aperto la mia ferita che ha aperto la sua ferita originaria che ha aperto la mia ferita originaria”.

Eshkol Nevo è un mago delle parole. E dell’analisi dei sentimenti. E della costruzione di personaggi straordinariamente complessi nella loro normalità. E della genesi di trame che avvolgono il lettore con le loro spire accattivanti e rendono la lettura un continuo gioco di rimandi e di complicità. Per fugare ogni dubbio è sufficiente leggere “Le vie dell’Eden”, l’ultimo romanzo dello scrittore israeliano (edito da Neri Pozza), in cui tre racconti, apparentemente slegati tra di loro, creano una tela sofisticata e, soprattutto, nobilitata da una scrittura eccezionale.

È un’umanità profonda il sentimento che attraversa i diversi momenti in cui si articola la narrazione: c’è un uomo divorziato che si innamora della donna appena conosciuta, una giovane sposa in luna di miele, portatrice di turbamenti e possibilità, anche nefaste. Una tensione continua e la paura di perdere tutto a causa di un’ambiguità nella quale Nevo sguazza e che conduce alla vicenda di un anziano medico, oramai vedovo, costretto a difendersi dall’accusa di molestie sessuali che una dottoranda – per la quale, c’è da dire, nutre una certa ossessione – gli rivolge. Che cos’altro rimane da fare se non sparire? Sembra chiederselo, nel terzo racconto, una moglie che, mentre è a camminare in un frutteto col marito seguendo una consuetudine che dura da sempre, rimane improvvisamente sola senza riuscire a darsi una spiegazione della scomparsa del coniuge.

Crisi, confessioni, maschere; e ancora errori, redenzioni, paure: Eshkol Nevo racconta ancora una volta tutte le contraddizioni di uomini e donne messi a nudo ma che però non rinunciano a tendersi sempre e comunque verso l’amore. Da leggere.

Non c’è modo di raccontare Parigi se non vivendola, e camminandola, e scoprendola, e amandola. In prima persona. E se non si può momentaneamente – mi raccomando, è solo questione di tempo – fare allora si può chiedere aiuto a Eleonora Marangoni che con il suo “Paris, s’il vous plait” (edito da Einaudi) costruisce un diario sentimentale e, soprattutto, una dichiarazione d’amore alla città alla quale è e sarà sempre legata. Facile scrivere di Parigi, potreste pensare voi, ma non altrettanto facile scrivere di una città che ti entra sotto la pelle, di quei posti che il mondo conosce ma che sono filtrati da una sensibilità emotiva che profuma di esistenza, di ore languide nei bistrot, di squarci di storia che si spalancano en flanant lungo le rues che la memoria, reale o letteraria, ha già percorso mille volte. “Paris s’il vous plait” non è una guida turistica  e non è nemmeno una finestra spalancata su qualcosa di già noto, è uno sguardo nuovo, culturalmente e sentimentalmente denso, con il quale si guardano i luoghi che ne hanno forgiato il carattere, l’immagine, l’anima. Parigi è passato, la sua storia, i suoi protagonisti, i personaggi che ha accolto ma Parigi è anche il presente di una scrittrice che l’ha abitata e la abita, che è diventata grande grazie a un luogo a cui si fa sempre ritorno. È un libro da leggere per chi, come me, soffre del mal di Parigi; da centellinare per scoprire la bellezza multiforme di una metropoli per la quale, al netto di tutto, ogni etichetta diventa una gabbia. Un posto insostituibile, una luminosa di desideri e sogni e riflessi e madeleines dal quale farsi una volta di più avvolgere anche grazie a questo libro.

Credo che le città non siano soltanto luoghi ma anche modi di stare al mondo. E che se certe cose sono accadute e continueranno ad accadere, è solo perché accadono a Parigi.”

E per conoscere al meglio la Ville Lumière che cosa c’è di meglio che una nuovissima guida in rosa, quella “Parigi al femminile”, edita da Morellini e firmata da una signora che di viaggi se ne intende, ovvero Elisa B. Pasino? Che Parigi sia sempre una buona idea lo si evince dalla ricchezza di una pubblicazione che non solo offre un completo vademecum per muoversi in città ma anche una sezione pratica molto dettagliata e ricca di consigli – che vanno dall’organizzazione del viaggio al guardaroba da inserire in valigia – e di spunti tra shopping, degustazioni, ma anche semplici flanerie in una città da gustare, da scoprire e, soprattutto, da amare.

Testo di Ursula Beretta

 

 

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