Avvento

Quest’anno il periodo pre-natalizio me lo sto proprio gustando. I figli sono ormai grandi abbastanza da essere in grado di stare a debita distanza dalle palline dell’albero, non avranno neanche più voglia di cimentarsi nella scalata alla conquista del puntale, per sfilarlo dal ramo più alto facendo inevitabilmente crollare tutto: lucine, addobbi e…albero. Quest’anno potrei anche spingermi a preparare un presepe di quelli seri come quello di Eduardo De Filippo in Natale in casa Cupiello, con il ruscello di acqua vera dove si abbeverano le pecore dei pastori diretti alla grotta. Mmmmh…forse no, il presepe mi pare ancora prematuro con un duenne e una treenne in circolazione, ci proverò l’anno prossimo.
Sento che questo è l’anno in cui i miei figli vivranno davvero tutta la magia che avvolge l’attesa della festa. Con le canzoncine da imparare all’asilo, lo stupore davanti alle luci insolite che invadono la città. E poi il viaggio lungo lo Stivale, verso la casa dei nonni in cui non tornano dall’estate scorsa, lo stare insieme agli zii e ai cuginetti, la convivialità. Chi lo sa, magari ci sarà anche la neve. Questo sarà il primo vero Natale senza stress, il primo Natale che mi godrò veramente, perché non farà rima con FATICACCIA. I bambini sono sufficientemente autonomi e consapevoli di quello che gli accade intorno. Olli ha abbandonato il pannolino ormai da un pezzo.
Sarà il primo Natale che non sogno di lasciarmi alle spalle prima possibile.
E tutto sarebbe ancora più magico e perfetto se non ci fosse la canonica chiamata all’appello della maestra del mio secondogenito per il laboratorio pre-natalizio. Che quest’anno prevede la confezione di un addobbo per il grande albero di Natale che troneggerà al centro della sala principale dell’asilo. Addobbo da costruire ovviamente ASSIEME al proprio bambino. Facile, no?
Facile per chi ama il fai-da-te. Per chi è abile a industriarsi con materiali di recupero e a metterli insieme per realizzare oggetti inimmaginabili.
Facile par qualcuno che non sono io.
Io non sono una grande fan del DIY. Chiedetemi tutto ma non di realizzare un addobbo natalizio dal nulla. Per di più assieme a mio figlio di anni 2.
Il mio livello di attenzione, già labile di per sé, va proprio in tilt quando devo pensare a nastrini, forbici, cartapesta e colla. Non è per me.
Poi però scatta quella specie di competizione latente con le altre mamme, quella sorta di sfida che non vuoi assolutamente perdere proprio tu, con la tua decorazione raffazzonata e bruttina. E poi non puoi mica far sfigurare il tuo piccolino.
E allora ti metti all’opera come un’invasata di art attack, una specie di Giovanni Muciaccia in gonnella e tiri fuori dal cilindro il tuo sensazionale addobbo per l’albero dell’asilo.
E alla fine eccolo: con quello che avevo in casa, cioè una pallina di plastica, un nastro di gros grain luccicante, bottoni, colla (sarebbe bastata una semplice UHU ma io avevo solo quella per assemblare tavoli e sedie) ho tirato fuori il capolavoro. In 10 minuti e mentre mio figlio era all’asilo (ma ovviamente dirò che è stato lui a incollare i minuscoli bottoni sulla pallina).
Ora sfido le altre mamme della classe a fare qualcosa di più favoloso…
 

 

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Discussion about this post

  1. Drusilla Galelli ha detto:

    Direi che hai fatto un ottimo lavoro!!!!!<br />Conosco perfettamente quella sensazione di sfida che nasce dalla voglia di competere con le altre mamme. Guarda in Kuwait era una lotta pazzesca perchè le mammine british sono perfettine in tutto, ti fanno saltare i nervi!!!!

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