Maschi e femmine: a 7 anni (o giù di lì) due universi paralleli

Io a mio figlio, a proposito di una compagna che lui nomina spesso perché bravissima a disegnare: “dunque ti è simpatica Maria?

Lui: sì, è simpatica!

Io: “ci giochi?”

Lui: “ma no, mamma, è una femmina!”

Questa frase del mio secondogenito mi ha colpito perché non ci ho letto alcuno spirito denigratorio o discriminatorio. Ho percepito solo un senso di…genuina estraneità verso l’universo femminile.

E’ affascinante e parecchio divertente osservare come i maschi e le femmine intorno ai 7 anni (ma secondo me anche a 8 e a 9) siano due universi paralleli che non si incontrano mai, salvo rare eccezioni. 
Sono due rette che non si intersecano neanche per sbaglio.
Le bambine, intorno ai 7 anni, iniziano a prendere le sembianze di micro-donne: hanno le idee molto chiare su come vogliono apparire, cosa vogliono indossare, cosa gli piace e cosa no. 
I maschi non hanno ancora un’idea precisa di quale sia il loro posto nel mondo. Si aggirano come elefanti in una cristalleria.

Le bambine hanno l’amica del cuore, che spesso si portano dietro dall’asilo. È la loro confidente, lo specchio in cui riflettersi, la coperta di Linus. Al massimo fanno i gruppetti con altre bambine con affinità elettive simili. C’è il gruppetto delle più sgamate (quelle che con molta probabilità hanno fratelli e sorelle più grandi e per forza di cose sono più ‘vissute’) che sanno le parolacce e parlano con nonchalance di fidanzati; c’è il gruppo delle bimbe che non hanno ancora messo il naso fuori dal bozzolo ovattato dell’innocenza e collezionano LOL, immuni alle contaminazioni del mondo esterno. Il concetto di ‘gruppetto’ ai maschi è perlopiù sconosciuto: loro giocano con chiunque si presenti con un pallone o un’idea: se le femmine tendono ad essere elitarie i maschi sono sicuramente democratici. Il discrimine è al massimo tra chi gioca a calcio e chi no. 

Le bambine di 7 anni non si sporcano i vestiti e non si sbucciano le ginocchia; i coetanei maschi sono tutto un graffio, un livido, una sbucciatura, riducendo a una schifezza – dopo una giornata di scuola e giochi – gli indumenti puliti del mattino.

Le femmine guardano i maschi come animali allo stato brado. Quelle, come mia figlia, che con uno di quegli animali ci convive, prova della misericordia e un malcelato fastidio. I maschi, invece, guardano le femmine con timore reverenziale, come fossero creature soprannaturali. Inarrivabili.

In queste foto ci sono un maschio di 6 anni e una femmina di 7, che pattinano sul ghiaccio ai Bagni Misteriosi, uno dei nostri posti preferiti a Milano, perché propongono sempre mille iniziative super creative dedicate ai più piccoli. D’inverno viene allestita un magnifico patinoire.

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