Modern love

Di che cosa parliamo quando parliamo d’amore? Ho deciso di scomodare Raymond Carver per “Modern Love” di Daniel Jones, edito da Rizzoli, un libro che raccoglie storie diverse, naturalmente dedicate all’amore, pubblicate nel corso degli anni nella rubrica del New York Times-una delle column più seguite d’America – e che è stato reso celebre dalla serie di Amazon Prime.

Il libro ha, naturalmente, qualcosa di più.

Perché l’infinita magia dell’amore è resa magnificamente grazie alla formula della short novel, incisiva e accattivante: tante storie, tanti stili differenti, tante espressioni di vita che disegnano una narrazione cinematografica incentrata sui sentimenti e che dimostrano come proprio i sentimenti possono cambiare la vita.

Quanti tipi di amore ci sono? E che cos’è l’amore? Si può vivere d’amore? E che “non si muore per amore è una gran bella verità” o sono solo canzonette?

Il libro non dà delle risposte certe ma offre degli spaccati di vita intensi in cui è l’umanità la vera protagonista: che vive, che soffre, che procede spedita e poi si ferma in attesa, che piange, che urla, che non si dà pace e poi se la dà, che fa l’amore e bacia e si riproduce e poi rimane dietro un vetro dicendosi ok, va tutto bene. È tutta vita. C’è voglia di raccontare e di scoprirsi, di andare oltre il velo delle convenzioni per mostrare tutto, o meglio, per lasciare al lettore la possibilità di interpretare a suo piacere le poche pagine nelle quali si concentra ogni singola storia.

Ci sono grandi amori e infatuazioni, per sempre non rispettati e fascinazioni che diventano eterne; ci sono bambini e adulti e ragazzini e adolescenti e nonni e malattie e giorni di sole e fughe nella notte e tutta quella felicità che a volte sembra non essere raggiungibile e che invece, a discapito di tutto e di tutti, è pronta per essere afferrata.  Perché l’amore è un’accezione più ampia, è un tutto che si può chiamare vita: è soprattutto un atto di coraggio, un qualche cosa che mette in discussione le persone affidandole a un altro che potrà decidere se renderle felici o disperate.

Gli autori delle storie sono diversi, uomini e donne: ci sono giornalisti, ci sono scrittori, ci sono artisti, ci sono persone capaci di trasformare quello che scrivono in un quadro immersivo ricco di emozioni intense e differenti.  Ne deriva una narrazione in continua evoluzione ma dal comune denominatore, lo stile: brillante, incisivo, capace di mantenere il tono dell’oralità per catturare il lettore e immergerlo in un discorso amoroso che appartiene a tutti e in cui ognuno può ritrovarsi, catapultandolo in favole moderne che ogni tanto lasciano l’amaro in bocca ma che, il più delle volte, invitano a seguire la forza dei sentimenti.

Tuttavia un rapporto fallito non è uno spreco in senso assoluto. Come ha detto Hemingway, il modo migliore per scoprire se puoi fidarti di qualcuno è fidarti. Nello stesso modo, il modo migliore per capire se starai bene con una persona è starci insieme.

E scrivere, così, una nuova storia.

Testo di Ursula Beretta

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