Grand Hotel Tremezzo: un gioiello Liberty….e kids-friendly

Non tornavo sul Lago di Como da una vita…forse 10 anni! L’ultima volta che ci andai ero col mio ex, che abitava da quelle parti e ogni tanto mi portava a fare un giro in moto tra i paesini a bordo lago. Così pittoreschi e gentili da lasciarmi un ricordo bellissimo.

E come succede con tutti i luoghi che ho amato nella mia ‘vita precedente’, anche sul Lago di Como avevo voglia di tornarci con mio marito e i miei figli. Non so se accade anche a voi ma io sento come l’urgenza di ritornare con la mia famiglia in certi posti e condividere la bellezza che vi trovai.

L’occasione è arrivata sotto forma di trasferta calcistica nel Comasco, alla quale era stato convocato il mio secondogenito. Al solo sentir pronunciare le parole ‘TORNEO DI CALCIO’ mi viene l’orticaria. Normalmente demando tutto al padre di mio figlio, non ne voglio sapere nulla. Nulla! ma in questo caso ho pensato che sarebbe stato bello unire ‘l’utile al dilettevole’, ovvero accompagnare tutti insieme Antonio al torneo di calcio nel paesino sperduto in cui si teneva, stare due ore all’addiaccio a fare i tifo per la sua squadra per poi passare la notte in zona, possibilmente in un posto accogliente.

E quale posto più accogliente, evocativo e speciale del Grand Hotel Tramezzo?

Sognavo di andarci da quando, 5 anni fa, ha riaperto dopo una lunga ristrutturazione. Ero curiosa di vedere quell’hotel dal fascino unico, che aveva conservato tutta la bellezza delle sue origini di inizio ‘900. Quell’hotel fatto di 100 finestre affacciate sul lago, di dettagli Liberty perfettamente preservati, di camere confortevoli e lussuose, in perfetto equilibrio tra passato e presente. Quel luogo di pace e di pura poesia. ‘That happy, sunny place’ di cui parlava Greta Garbo nel film del 1932, Grand Hotel. Quel posto felice.

Basta varcare la soglia per sentirsi trasportati nella Belle Époque. Ti affacci alla finestra del tuo balconcino e vedi sull’altra sponda Bellagio e le vette rocciose delle Grigne. Sei a due passi da Milano ma ti sembra di essere lontanissimo.

La sorpresa più bella per noi è stata scoprire le tante attenzioni che il Grand Hotel Tremezzo riserva ai suoi piccoli ospiti: intanto un parco secolare meraviglioso con un percorso in salita che porta fino alla ‘tana’ della mascotte del Grand Hotel, Bobo, un enorme orso di peluche; e poi un menù dedicato nel suo elegante ristorante La Terrazza di Gualtiero Marchesi, unico ristorante a offrire tutti i piatti storici del maestro. Per non parlare poi delle innumerevoli leccornie della colazione (credo la più buona che i miei figli abbiano mai assaggiato). E per concludere anche il set accappatoio e ciabattine per andare nella spa, con piscina interna riscaldata aperta anche ai bambini.

La domenica abbiamo preso il ferry e siamo andati a fare una passeggiata a Varenna, un minuscolo paese che si trova sull’altra sponda del lago e sembra fuori dal tempo, tra casette colorate e ville sontuose a pelo d’acqua con giardini incantevoli come il Giardino Botanico di Villa Cipressi, che vale assolutamente una visita.

Bè….chi dice che il lago è malinconico non è mai stato da queste parti….

 

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