La mia Ischia

Il senso di pace, di avventura che mi dà l’essere in questo albergo nell’interno di Ischia, è una di quelle cose che ormai la vita dà così raramente. (Pier Paolo Pasolini)

La prima volta che sono stata a Ischia avevo pochi anni, forse 7. Eravamo andati a trovare un’amica dei miei originaria dell’isola, che aveva una casa a Barano, uno dei 6 comuni che compongono Ischia. Avevo solo 7 anni eppure tutti quei colori, quella vegetazione rigogliosa strabiliante mi colpirono a tal punto da rimanermi negli occhi fino a oggi. Ho ricordi nitidi di quella vacanza: la luce abbagliante che non faceva che esaltare i colori, le passeggiate tra i negozietti del porto, il bagno nell’acqua caldissima che sgorgava dalla terra in una grotta segreta dove ci portò la nostra amica. 

Tornai a Ischia più volte, negli anni della mia infanzia e oltre, e ogni volta la sensazione di benessere si rinnovava. Trovavo quell’isola gioiosa, viva, accogliente, l’atmosfera che si respirava era più understated rispetto a quella della più sofisticata Capri. Coi miei ci andavamo soprattutto per le sue acque termali, che curano mille disturbi ma che fanno bene anche a chi non ha bisogno di alcuna cura e ha solo voglia di rilassarsi, perché immergersi in un’acqua più o meno calda è piacevole e rilassante per tutti, soprattutto per i bambini.

E io e i miei fratelli sguazzavamo tutto il giorno fino a che i polpastrelli si increspavano, sotto gli occhi divertiti dei tedeschi, grandi estimatori delle acque alcaline dell’Isola. A Ischia moltissimi hotel hanno la loro piscina di acqua termale e non solo quelli 5 stelle. Ma il mio luogo del cuore in assoluto era il parco termale Negombo – incastonato nella splendida baia di San Montano – che esiste tuttora ed è bello come quando ci andavo da piccola. Con le sue piscine a diverse temperature immerse in un enorme giardino tropicale a terrazze sul mare, secondo me è una tappa imprescindibile.

Altro luogo incantato sono i Giardini la Mortella, a Forio, che la moglie del musicista inglese William Walton fece realizzare nel 1956 dal noto architetto paesaggista Russel Page, che lo integrò tra le formazioni rocciose di origine vulcanica del luogo. Al suo interno più di 3000 specie di piante esotiche rare. Si passeggia percorrendo sentieri che si snodano tra ninfee giganti, orchidee di ogni specie e fiori di loto: sembra di essere a Bali o in Tailandia.

Tornerò presto a Ischia con i miei figli, oggi poi è veramente facile prenotare una vacanza oppure una gita da fare in giornata, perché i biglietti di tutti i traghetti per Ischia si acquistano tranquillamente online, senza dover fare la fila alla biglietteria del porto…cosa non banale, viaggiando con bambini. Non vedo l’ora di sfar scoprire a Olli e Bibo quel meraviglioso giardino tropicale in mezzo al Mediterraneo che quest’isola è.

 

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