(Devero – Milano) Metti una sera a cena…a Cavenago di Brianza

Il mio secondo anniversario di matrimonio: quale migliore occasione per sfoggiare qualcosa di femminile e dimostrare a un marito rassegnato che nel mio armadio ci sono anche delle scarpe col tacco e degli abitini un po’ fru fru, oltre che jeans sformati, All Star e strani indumenti “concettuali” da suora laica (che è facile trovare nell’armadio di una che lavora nella moda)? E, ovviamente, quale migliore scusa per testare un ristorante speciale?


Non molto tempo fa ci avevano parlato di un giovane chef toscano, Enrico Bartolini, che rapidamente si era fatto notare per creatività ed estro lavorando presso uno dei ristoranti della famiglia Alajmo (e non c’è foodie che non sappia chi sia questa famiglia), fino a conquistarsi una stella Michelin nel 2009. 
Da poco ha preso in gestione il ristorante DEVERO, nella località non ben identificata di CAVENAGO DI BRIANZA. Che poi è a due passi da Milano. 
Bene, si parte alla volta di Cavenago di Brianza, appunto! 
Penso: il ristorante misterioso sarà sicuramente in un luogo ameno, magari immerso nel verde! E invece no: è all’interno di un albergone un po’ impersonale che sorge in una zona industriale, spettrale di sera. 
Poi però entri e ti accoglie un design essenziale con tocchi più caldi negli arredi: un mix armonioso ed elegante.
Si comincia con una seppia al profumo di anice, rapanello e erba cipollina, per continuare con ravioli cremosi di merluzzo e mozzarella (e già con questi 2 piatti mi spiego la stella Michelin).  Proseguiamo con un piccione in differenti cotture per chiudere con un dolce al cioccolato. Ogni piatto è affiancato da una cuvée diversa di champagne Jacquesson, un’etichetta francese un po’ di nicchia per la quale Bartolini quella sera aveva creato un menù apposta.
Non c’è dubbio: torneremo per sperimentare anche il menù à la carte, anche perché ho il sospetto che questo giovanotto toscano ha grandi sorprese in serbo per il prossimo futuro.
 
 
 
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2 Discussion to this post

  1. amica già ti vedo mentre mangi con voracità, gioia e instancabilmente programmi la prossima magnata….e sopratutto vedo il tuo corpo esile che come al solito nn lascia traccia di nulla!!! beata teeeeeee<br /><br /><br />I love you

  2. Valentina ha detto:

    Mi unisco al coro dal deserto e rafforzo con un BEATAATTE – rigorosamente con 2 A come solo una terrona appulo-lucana doc può fare. Noi abbiamo provato il Nordkapp a Gressoney questo weekend. Niente male, piatti più semplici di quelli del buon Enrico, ma comunque con una certa dose di ricerca. Replichiamo per pranzo pasquale mi sa, siete tutte invitate anche la magrolina tenutaria del blog per

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