Un week-end indimenticabile a Venezia
Ho scoperto qual è il periodo migliore per andare a Venezia, per trovarla finalmente libera dalle orde di turisti che la prendono normalmente d’assalto. Me l’ha detto la mia amica Marta, che ci ha vissuto per anni. Bè, se volete programmare un weekend a Venezia, fatelo in quel periodo, e cioè da novembre a inizio febbraio.
Perché è allora che la vera essenza di questa città riaffiora. E’ allora che potete davvero mescolarvi con gli abitanti del posto, camminare per le calli senza sgomitare, nel silenzio assoluto che solo questa città sospesa sull’acqua sa regalare. I monumenti sono tutti lì per voi; non ci sono code per ogni cosa, ogni bar, ogni ristorante, ogni palazzo storico. E’ come se ci foste solo voi. Meraviglioso, no?
Io e la mia dolce metà ci siamo regalati un weekend romantico a Venezia proprio in questo periodo magico. Ed è stato indimenticabile.
Ventiquattr’ore tutte per noi: già di per sé un lusso. A Venezia, poi….
Abbiamo soggiornato in un quartiere meno turistico e quindi ancora meno affollato: Cannaregio. Che è stato una rivelazione perché raccolto e pieno di fascino. L’hotel che ci ha accolti, il Grand Hotel dei Dogi, della collezione The Dedica Anthology, è un piccolo gioiello incastonato tra i canali. Sorge all’interno di un’antica dimora seicentesca, con sale dai soffitti altissimi e antichi lampadari di vetro di Murano da perdere la testa. Sul retro dell’hotel abbiamo scoperto un giardino segreto che termina su un piccolo approdo che si affaccia sulla laguna.
Proprio da lì, domenica mattina abbiamo preso un battello per andare Murano, a visitare una fornace dove ancora si soffia il vetro modellandolo per farne oggetti d’arte o di utilizzo quotidiano. Qui quest’antica tradizione artigiana è tenuta in vita da maestri vetrai di indescrivibile maestria.
In camera, al nostro arrivo abbiamo trovato un libretto con tutti i posti che vale la pena visitare a Cannaregio, dalla chiesa della Madonna dell’Orto, dove si possono ammirare alcuni dipinti del Tintoretto (che lì vicino aveva casa e bottega), alla Fondazione Wilmotte, un innovativo spazio espositivo per artisti, alla storica pasticceria Da Nobile.
Aperitivo a base di succo di pomodoro speziato al bar La voga e poi un salto in centro per visitare il Palazzo Ducale (i cui affreschi, sala dopo sala, ci hanno lasciati senza fiato).
Per poi rifugiarci di nuovo a Cannaregio, camminando a pelo d’acqua e facendo mille foto. Del resto, esiste forse una città più fotogenica di Venezia?
Cenetta al ristorante Il giardino segreto con pesce crudo e linguine con vongole lime e bottarga di tonno e poi a nanna. Il dettaglio che non dimenticherò: ad attenderci in camera, un infusione con tisane che conciliano il sonno.
Dunque….ho già detto che è stato un weekend semplicemente indimenticabile?
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