Un week-end in Versilia…come in un film

Ho un debole per le case che hanno una storia. Mi piace scrutarne i dettagli architettonici, i materiali con cui sono state costruite le finiture, immaginare chi ci viveva dentro. Se fosse per me starei tutti i giorni a Villa Necchi Campiglio, la meravigliosa dimora degli anni ’30 che Portaluppi costruì per la famiglia Necchi, in seguito donata al FAI, che conserva ancora tutti gli arredi dell’epoca, compresi i servizi di piatti e la biancheria per la casa appartenenti ai proprietari originari. Per dire, negli armadi sono ancora riposti i twin set in cashmere di Pringle of Scotland della padrona di casa, assieme ai foulard personalizzati per lei da Christian Dior in persona 70 anni fa. Una meraviglia. Per cui quando ho avuto l’occasione, grazie a Passepartour Homes, di trascorrere un week-end in una villa del ‘700 in mezzo agli ulivi, sulle colline della Versilia, tra Camaiore e Pietrasanta, mi sono sentita una bambina in un negozio di caramelle.

Entrare in quella casa, Villa al Lavatoio, è stato come trovarsi sul set del film di Sofia Coppola Marie Antoinette: muri decorati a trompe l’oeil, affreschi originari dell’epoca, stanze e salottini che si aprono come scatole cinesi l’una nell’altra, divanetti settecenteschi rivestiti di seta rosa pastello, letti a baldacchino.

La sala della musica, col pianoforte a coda, e quella del biliardo. Tre camere da letto e tre suites che possono ospitare fino a 17 persone. Attorno alla villa magnifici giardini a terrazza con ulivi, aranci e rose rampicanti. Sul lato posteriore, una bellissima piscina, che non abbiamo potuto utilizzare perché faceva ancora freddo.

I miei figli hanno trascorso praticamente in giardino tutto il week-end, divertendosi a salire e scendere le scale multiple, a fare il mercatino di frutta e verdura e le acrobazie sul prato. 

La padrona di casa mi raccontava che i turisti americani sono i maggiori estimatori della villa: la prenotano in estate per fare delle reunion con i membri della famiglia sparsi per il mondo che non riescono a vedere nel corso dell’anno. Le famiglie allargate la usano come luogo di ritrovo, per la gran quantità di spazio a disposizione e per la privacy. A me è venuto in mente un altro film, quello di Bertolucci dove una giovanissima Liv Tyler andava ospite di amici creativi del padre riunitisi in un casale nel Chianti, finendo per turbare le vite di tutti. Io ballo da sola.

Sabato abbiamo fatto un giro nella bella Pietrasanta – un vero gioiello – cenando in un ristorante delizioso con uno splendido giardino fiorito e la domenica abbiamo fatto un salto al mare, a pochi chilometri dalla villa.

Quando è nata Olivia, in agosto, sarebbe stato bello trascorrere a Villa Al Lavatoio le prime settimane con lei,  immersi nel verde ma non troppo lontani da Milano, in modo da rientrare quando c’era da andare a fare i controlli di rito in ospedale. Oggi sarebbe bello darsi appuntamento lì con fratelli, nonni e cuginetti per stare insieme e trascorrere una vacanza…come in un film.

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