Widiba: cronaca POP di un successo per niente annunciato

In questi giorni esce in libreria Autobiografia di una banca – Cronaca Pop di Widiba, ovvero la storia dell’ingegnere che parlava con un pesce rosso. Il libro racconta la storia di un successo in cui pochi credevano, quello della banca online Widiba, attraverso aneddoti narrati da coloro che da dipendenti, manager, consulenti hanno dato vita alla banca. Episodi di vita vissuta che in qualche modo si intrecciano con la vita professionale e catturano l’attenzione del lettore, che è portato inevitabilmente a immedesimarsi, a ispirarsi.

Per chi non lo sapesse, Widiba nasce nel 2013 un po’ in sordina, in un periodo storico di grande sfiducia verso le banche. Nasce dal sogno di una manciata di persone coraggiose e visionarie che lasciano strutture finanziarie ‘established’ e blasonate per dare vita a un concetto di banca online totalmente nuovo, basato sul dialogo con le persone, soprattutto quelle che non parlano il linguaggio delle banche.

E dal 2013 a oggi grazie a quella manciata di persone si compiono piccole rivoluzioni che richiamano anche l’attenzione dei colossi bancari che guardavano al progetto di Widiba con scetticismo: la possibilità di aprire un conto corrente online totalmente paperless; di effettuare il login al proprio account col riconoscimento vocale; di accendere un mutuo digitale senza doversi recare in filiale; di entrare virtualmente in banca standosene seduti comodamente sul divano di casa propria grazie a un visore di realtà aumentata.

Alte competenze e creatività ambiziosa rendevano finalmente possibili servizi che agevolavano davvero il rapporto (necessario e imprescindibile) dei clienti con la banca. 

Nel 2013, mentre nasceva Widiba, io dicevo addio al mio lavoro full time in un’azienda obsoleta e poco flessibile, che tarpava la mia creatività e i miei sogni, per fare un salto nel buio e cominciare un percorso da libera professionista che non sapevo dove mi avrebbe portato. In azienda ero ‘solo’ una PR manager, che sentiva però di avere talenti che aveva bisogno di coltivare e su cui voleva puntare professionalmente.

E’ stata una scommessa con me stessa e oggi, dopo 5 anni, posso dire di averla vinta. Mi occupo ancora di pubbliche relazioni, ma scelgo io con quali tempi e modi farlo. Ho tirato fuori dal cassetto il mio tesserino da giornalista e scrivo per giornali che amo. E del mio hobby di blogger e storyteller ho fatto un lavoro, raccontando le realtà a cui ho voglia di dare visibilità secondo la mia visione.

Questo cambiamento ha avuto conseguenze positive su ogni aspetto della mia vita, soprattutto quella familiare. Ed oggi finalmente mi sento una persona completa.

Proprio grazie al salto nel buio che feci nel 2013 oggi sono qui a raccontarvi la storia di un successo per nulla annunciato, quello di Widiba….e anche del mio!

Partecipare all’evento di presentazione di Cronaca Pop di Widiba, ascoltare stralci del libro dalla voce di coloro che li avevano scritti mi ha dato la conferma di ciò che in cuor mio sentivo: se lo puoi immaginare lo puoi fare, come diceva Walt Disney.

Widiba si dichiara– a ragione – una ‘no ordinary bank’ perché è guidata da persone che sanno portare il pensiero oltre gli schemi prestabiliti, cosa che fa ancora più scalpore perché da una banca ci si aspetta rigore e tradizionalismo. Un amministratore delegato di una banca online che coinvolge dipendenti e consulenti nel progetto di scrivere un libro corale? Decisamente ‘no ordinary’ e molto d’ispirazione.

Ah…per la cronaca, all’ultimo capitolo del libro sono stata invitata a contribuire anche io, assieme a un gruppo di storyteller. Anche questo decisamente ‘no ordinary’ e molto, molto gratificante.

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